Scommettiamo che adesso diranno che non è colpa loro?
Del resto è, in un certo modo, vero: la sardofobia è una sindrome che si contrae da bambini.
Quando ti rendi conto che i tuoi genitori, sardofoni, con te parlano una lingua che non padroneggiano.
Allora, tu, bambino, pensi: “Deve essere davvero una vergogna, conoscere il sardo!”
Tre quarti dei problemi della Sardegna viene dalla sardofobia delle classi dirigenti sardignole.
Odiano se stessi e la Sardegna.
E questa giunta è la più sardofoba mai vista.
Adesso diranno che non è colpa loro se “L’opzione per la lingua sarda nei modelli scolastici di pre-iscrizione è sparita.” (http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=26315)
La colpa è sempre figlia illegittima.
Ma nessuno potrà negare che questa giunta abbia–usiamo pure un eufemismo–trascurato la questione della lingua.La penultima perla è il mancato rinnovo del contratto con l’università di Edinburgo per il progetto sul bilinguismo.
“Il bilinguismo? Fa bene al cevello!” titolava l’Unione.
Appunto: vogliono evitare di perdere altri voti.
I soldi per l’insegnamento del sardo dirottati da altre voci, ma sempre dai finanziamenti per il sardo.
E adesso il regalino finale: se le famiglie non posso innoltrare la domanda, non si spenderanno neanche quelli.
Il sardo deve morire, per questi italiani che non hanno imparato il sardo “perché non me l’hanno insegnato”.
E dire che sono gente studiata.
Come sardi sono morti e vogliono trascinarci tutti con se.
Allora, mi chiedo se l’Assessore al Nulla abbia una spiegazione per la sparizione dell’opzione per il sardo nei moduli scolastici.
Una spiegazione che non sia la pilatesca risposta: “Non spettava a me a me inserirla!”