Quando anche una persona intelligente, colta, impegnata e perfino simpatica come Nicolò Migheli, condivide un mucchio di scemenze mostruose come quelle pubblicate da Michela Murgia su FB, e riprese da Sardegnasoprattutto, allora capisci che stiamo perdendo la guerra e perché.
L’italia affonda–e la Sardegna ancora di più–e qui si investono energie e si mobilita la gente per condannare un fenomeno inesistente.
Proprio come a Costantinopoli assediata, a qualcuno fa comodo che ci perdiamo in discussioni teologiche.
Potrei riproporvi i dati che ho già presentato varie volte, ma–a parte il fatto che i dati ai teologi non interessano, anzi, sono opera del demonio!–quello che mi interessa e mostrare il modo in cui Michela Murgia manipola i suoi lettori, i fedeli del “femminicidio”.
Murgia scrive: “Molto più importante mi pare capire perché di uomini come quello in Italia ce ne siano migliaia e picchino, violentino o uccidano altrettante donne ogni anno. Lo sappiamo che le cause sono culturali.”
In Italia ci sarebbero migliaia di uomini come l’assassino di Sara.
Hmmm.
Migliaia.
Quante migliaia?
Duemila sarebbero anche “migliaia”.
Duemila su sessanta milioni di abitanti dello stato italiano non sarebbe neanche così male.
Se dicessimo “due ogni sessantamila abitanti” o “uno ogni centoventimila”, già la cosa farebbe meno effetto.
Ma “migliaia” suggerisce un numero enorme…
Certo, a Cabras, migliaia sono molti.
Dico, le cifre ci sono–vedete qui sopra–ma non le presenta, meglio usale parole suggestive e tendenziose.
In teologia è doveroso mantenersi sul vago e lasciare tutto lo spazio possibile alla fantasia eccitata dei lettori.
Queste cifre non permettono nemmeno di parlare di centinaia, ma centinaia non farebbe comunque lo stesso effetto.
Queste cifre dicono che in Italia, nel 2014, si è commesso un “femminicidio” ogni 600.000 (seicentomila) abitanti, ovvero 0.16666666666 femminicidi per 100.000 abitanti.
Non sembrano molti, eh, se li si presenta così?
In Olanda, nello stesso anno, sono state uccise 33 donne e la metà dei casi in Italia verrebbero definiti come “femminicidio”: https://www.cbs.nl/nl-nl/nieuws/2015/35/ruim-helft-van-vermoorde-vrouwen-door-ex-of-partner-omgebracht
Si tenga presente che l’anno precedente il numero di donne ammazzate era di circa il doppio e che le 101 donne italiane uccise in ambito familiare/affettivo, non necessariamente sono tutte state vittime di “femminicidio”.
L’Olanda ha 17.000.000 di abitanti: circa un quinto dell’Italia.
Il numero di femminicidi per 100.000 abitanti è di 0.1375, ma, come si vede dal grafico, il 2014 presenta un calo fortissimo, infatti da altri rapporti risulta sempre leggermente superiore a quello dell’Italia.
Ma, dicevamo, i maschi (potenzialmente) assassin di donne devono essere migliaia.
E migliaia siano.
Ma per arrivare alle migliaia bisogna gettare nello stesso mucchio cose che poco hanno a che fare le une con le altre: “uomini come quello in Italia ce ne sono migliaia e picchiano, violentano o uccidono altrettante donne ogni anno”.
Ecco come si arriva alle migliaia.
Siete mai stati mernati da una donna?
Io sì.
Ma non sono mai stato violentato da una donna e–ovviamente–mai ammazzato.
Ho menato una donna?
Ovviamente: mica mi lascio picchiare senza reagire.
Ma a volte non ho reagito alle botte che ho preso.
E una o due volte ho mollato io per primo lo schiaffo.
Dico, ma siamo diventati completamente scemi?
Solo uno scemo può mettere sullo stesso piano queste cose.
O uno in malafede.
Ma senza queste cose non si arriva alle migliaia e nemmeno alle centinaia.
Forse con gli stupri.
Poi in tutta questa manipolazione, manca completamente il fatto che anche le donne sono violente con i loro partner e che anche loro li ammazzano.
Ai credenti non farà alcun effetto, ma gli altri si cerchino i diversi articoli sulla violenza femminile che ho pubblicato nel mio blog.
Usare la funzione “search”, in basso a destra.
Qui siamo di fronte a una rimozione colossale di un fenomeno che studi internazionali mostrano essere appena leggermente inferiore a quello della violenza degli uomini sulle donne.
Non ci crederete?
Andrete in paradiso, ma solo dopo la vostra morte.
Insomma, qui si vendono puttanate a un tanto al chilo e adesso in prima fila ci si è messo il giornale della peggior borghesia italiana.
Vi risulta che il Corriere della sera stia dalla parte degli oppressi?
Perché–se qualche femminicidista è arrivato a questo punto, adesso cadrà dalla sedia–care mie teste di cazzo, io mi guardo bene dal negare che il maschilismo esista o che l’Italia sia un paese maschilista.
O callonis!
Semplicemente, non esiste un rapporto diretto tra maschilismo e discriminazione delle donne–fenomeni più che accertati in Italia–e il vostro “femminicidio”.
L’Italia infatti è da quel punto di vista uno dei paesi al mondo più sicuri per le donne.
Delusi?
Più sicuro dell’Italia c’è non ricordo più quale emirato arabo: cercatevelo!
Viene quasi da chiedersi se l’emancipazione della donna non sia direttamente collegata al vostro “femminicidio”, visto che sia in Olanda che in Norvegia si ammazzano più donne che in Italia.
Ma nessuno parla di “femminicidio”.
Del resto non sembra illogico: più una donna è sottomessa, meno bisogno ha un malato in testa di ammazzarla.
Una donna sottomessa è già poco viva, no?
E poi la grandissima coglionata della cultura che porterebbe al femminicidio.
E qui mi tocca maramaldeggiare il mio amico–e per me caro amico–Nicolinu.
Ma è lui a citare nel suo profilo di FB questa scemenza mostruosa: ”
“Poi c’è il linguaggio, visibile persino nel modo in cui è stata data dai giornali la notizia della morte di Sara di Pietrantonio, continuamente definita “fidanzata” o “ex fidanzata”, cioè proprio la funzione relazionale a cui aveva voluto sottrarsi.”
Insomma, smettiamo di dire che “il sole sorge”, che sennó stiamo giustificando la condanna di Galileo da parte dell’inquisizione.
O Nicoli’, ndi tengu is callonis in terra!
Mi ndi parit mali de aderus.
Ma quello che proprio non capisco sono le donne.
Le donne che si prestano a questo gioco di distrazione di massa, guidato ormai dal Corriere della Sera.
Ma voi pensate davvero che quelli siano dalla vostra parte?
Dalla parte dei deboli?
O siete voi che vi innamorate regolarmente dei potenti?